Osservatorio Mostre Arte e Tecnologia

Osservatorio Mostre Arte e Tecnologia

di Federica Bertini

Il progetto Osservatorio Mostre: Arte e Tecnologia, nato nel 2017 e voluto da Carmelo Occhipinti, si apre ora a nuove prospettive grazie al coinvolgimento dei giovani studiosi che partecipano alle attività del master universitario in “Nuove tecnologie per la comunicazione, il cultural management e la didattica della storia dell’arte” dell’Università degli Studi di Roma “Tor Vergata”.

L’Osservatorio si arricchisce di numerose recensioni riguardanti i più diversi e sempre più frequenti Tour e Musei virtuali on line e in situ, in concomitanza con l’emergenza Covid-19 che ha costretto lo spazio fisico dei musei italiani ed internazionali a chiudere le proprie porte ai visitatori.
Tuttavia, il Museo, continua a far sentire la propria presenza virtualmente, sfruttando le tecnologie del nostro tempo. La comunicazione con l’esterno è garantita dai social network, dove sono continuamente segnalati i più svariati contenuti multimediali per una visita virtuale di mostre e musei: immagini, audio, video, animazioni, ricostruzioni 3D. Essi rappresentano un materiale che deve essere raccolto e raccontato, destinato ad alimentare, in futuro, la memoria storica.
Alla scelta di ‘osservare’ si ricollega, dunque, l’esigenza di ‘tramandare’ e di ‘testimoniare’ la storia, quella del nostro presente.

 

Le Scienze e il Museo. Archeologia, Ingegneria, Chimica in un approccio interdisciplinare per fruire i Beni Culturali nello spazio Museo che li conserva

La giornata di studi “Le Scienze e il Museo: Archeologia, Ingegneria, Chimica in un approccio interdisciplinare per fruire i Beni Culturali nello spazio Museo che li conserva” prevista per il giorno 29 maggio, dalle ore 10,00 alle ore 16,00, sulla piattaforma di Microsoft Teams, è una delle tante attività che rientrano nell’ambito master MANT del Dipartimento di Studi Letterari, filosofici e di storia dell’arte dell’Università degli Studi di Roma “Tor Vergata”.

L’obiettivo del Master “Nuove tecnologie per la comunicazione, il cultural management e la didattica della storia dell’arte: per una fruizione immersiva e multisensoriale dei Beni Culturali” è infatti quello di fornire ai giovani studiosi del Patrimonio culturale quelle competenze trasversali professionalizzanti secondo un approccio interdisciplinare che si esprime attraverso le collaborazioni che sono state avviate con esperti e studiosi di diverso settore.

Nel panorama attuale, dove a destare particolare interesse sono le questioni relative alla riapertura dei musei e alle modalità con cui si potrà tornare a visitare questi spazi espositivi, la giornata di studio intende offrire un approfondimento sulle questioni relative al Museo come luogo di fruizione e conservazione, attraverso l’analisi di processi di gestione e di innovazione, questi ultimi legati all’impiego di nanotecnologie e nanomateriali.

L’incontro, organizzato da Federica Bertini, storica dell’arte e ricercatrice sui temi dell’arte e della tecnologia, e da Federica Valentini, docente presso il Dipartimento di Scienze e Tecnologie Chimiche, sotto la responsabilità scientifica di Carmelo Occhipinti, coordinatore del master MANT, vede il coinvolgimento di studiosi di diverso settore.
Dopo i saluti inziali di Valeria Conte, Direttore del Dipartimento di Scienze e Tecnologie Chimiche, Università di Roma Tor Vergata, e di Emore Paoli, Direttore del Dipartimento di Studi Letterari, filosofici e di storia dell’arte dell’Università degli Studi di Roma “Tor Vergata”, seguirà una breve presentazione degli obiettivi della giornata da parte dei curatori.

Nella sessione mattutina è previsto l’intervento di Cristiana Barandoni, Archeologa, Università di Firenze; Research fellow Indiana University, il cui intervento sarà dedicato alla descrizione della realtà “Museo” come luogo di conservazione e gestione (Management) dei Beni Culturali. Per conservare e gestire le opere d’arte, e per favorirne una adeguata fruizione, il Museo si apre ad una nuova concezione del suo spazio, inteso come laboratorio sperimentale ed itinerante, pronto a dialogare con numerosi attori multi-disciplinari.

A seguire Maurizio Talamo, Ingegnere elettronico e docente presso l’Università degli Studi di Roma “Tor Vergata”, che affronterà il problema della protezione del patrimonio artistico in aree urbane distribuite attraverso l’identificazione di traiettorie di rischio e la gestione delle stesse. In particolare sarà presentata un’architettura che comprende un modello di intelligenza artificiale ed un risk management pensati per la protezione di vasti territori attraverso l’interazione con una rete specifica di sensori.

Nella sessione pomeridiana Ivo Allegrini, esperto CNR e General Manager Envint Srl, illustrerà la chimica-fisica dei processi di formazione e rimozione (dalle/verso le superfici) di inquinanti ambientali (sia gassosi che particolato solido). Questo aspetto è di fondamentale importanza per conoscere come lo stato di qualità dell’aria ed il micro clima indoor, influiscano in maniera significativa sullo stato di salute e di conservazione dei Beni Culturali stessi.

A chiudere la giornata è l’intervento di Federica Valentini, professore Aggregato al Dipartimento di Scienze e Tecnologie Chimiche, dell’Università degli Studi di Roma “Tor Vergata”, che affronterà il tema dell’innovazione basata sulle nanotecnologie al servizio del Museo. In particolare le Nanotecnologie verranno presentate sia in termini di nanomateriali innovativi per il restauro e la conservazione (delle opere conservate nel Museo), sia in termini di nano-dispositivi, istallati in situ (perché portatili e dunque di dimensioni ridotte), capaci di offrire interessanti informazioni sullo stato di conservazione dello spazio museo, all’interfase tra la superficie del bene culturale e l’ambiente che lo contiene.

Come partecipare:
1. Per accedere a Microsoft Teams iscriversi alla piattaforma https://www.office.com/ .
2. Dopo la registrazione scrivere a federica.bertini@uniroma2.itfederica.valentini@uniroma2.it indicando l’email e il nominativo con cui è stata effettuata la registrazione in Office.
3. Dopo avere ricevuto la conferma dell’avvenuto inserimento come ospiti della classe di Teams da parte degli organizzatori, sarà possibile partecipare all’evento attraverso questo link

https://teams.microsoft.com/l/channel/19%3aece70424ba714880ad7834796af4897d%40thread.tacv2/Generale?groupId=89964cbf-3b0e-4538-9f38-2eb7c524de26&tenantId=24c5be2a-d764-40c5-9975-82d08ae47d0e

Contatti
federica.bertini@uniroma2.it
federica.valentini@uniroma2.it
Locandina Seminario-5Locandina Seminario-5

Locandina Seminario-5

Mostra “Con tatto e con vista” (Roma, Palazzo Poli, 3 dicembre 2019)

Mostra “Con tatto e con vista” (Roma, Palazzo Poli, 3 dicembre 2019)

Martedì 3 dicembre, ore 9:00 – Istituto Centrale per la Grafica – via Poli, 54 (Roma)

Martedì 3 dicembre dalle ore 9:00, presso l’Istituto Centrale per la Grafica in via Poli 54 – nei pressi di Fontana di Trevi – si terrà una Giornata di Studi dal titolo “Arte e Tecnologia per l’accessibilità. Tradurre la pittura: incisioni e quadri tattili”. L’iniziativa è promossa dall’Università degli Studi di Roma “Tor Vergata” e dall’Istituto Centrale per la Grafica di Palazzo Poli in occasione della “Giornata mondiale per i diritti delle persone affette da disabilità”.

Dopo i saluti istituzionali, in apertura, dell’Università di Roma “Tor Vergata”, dell’Istituto Centrale per la Grafica, del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, del Ministero per i beni, le attività culturali e per il turismo, e del Centro Regionale S. Alessio Margherita di Savoia per i Ciechi, introdurranno la giornata e la mostra Carmelo Occhipinti, Federica Bertini, Gabriella Bocconi e Isabella Rossi.

I lavori saranno organizzati in tre sessioni: la prima sezione approfondirà gli aspetti principali dell’accessibilità delle opere d’arte in ambienti museali e didattici, la seconda metterà a confronto i progetti proposti dalle Università degli studi di Siena, di Messina, di Cassino e del Lazio Meridionale e di quella telematica San Raffaele di Roma. A chiusura della giornata, la terza sessione sarà invece dedicata ad alcune esperienze progettuali legate all’ambiente romano.

Durante l’incontro sarà possibile visitare gratuitamente, dalle ore 9.30 alle ore 17.00, la mostra evento “Con tatto e con vista” curata da Simonetta Baroni e Federica Bertini. Ad essere esposte saranno le traduzioni tattili e grafiche di tre capolavori pittorici di Raffaello, Correggio e Caravaggio.

Per info e prenotazioni: Federica.Bertini@uniroma2.it

Mostra “Con tatto e con vista” (Roma, Palazzo Poli, 3 dicembre 2019). Un convegno in occasione Giornata internazionale dei diritti delle persone con disabilità 2019

Mostra “Con tatto e con vista” (Roma, Palazzo Poli, 3 dicembre 2019). Un convegno in occasione Giornata internazionale dei diritti delle persone con disabilità 2019

Lo scorso 3 dicembre 2019 il lieve scroscio dell’acqua di Fontana di Trevi ha accompagnato l’intera giornata di studi “Arte e tecnologia per l’accessibilità. Tradurre la pittura: incisioni e quadri tattili” e la mostra “Con tatto e con vista”, entrambe curate da Simonetta Baroni e Federica Bertini presso l’Istituto centrale per la grafica di Roma.

L’intero evento è derivato da un progetto che risale al 2016 e di cui sono autori Carmelo Occhipinti, Federica Bertini e
Alessandro Marianantoni. Si tratta della mostra di quadri tattili scelti tra i capolavori pittorici descritti dal medico e appassionato d’arte Francesco Scannelli nel suo Microcosmdella Pittura – studiato da Eliana Monaca – pubblicato nel 1657: “Raffaello, Correggio, Caravaggio: un’esperienza tattile. Sulle orme di Scannelli” allestita nel Palazzo Rospigliosi di Zagarolo. Tra i capolavori tradotti in bassorilievo troviamo: il Profeta Isaia di Raffello, la Maddalena Penitente e laMadonna dei Pellegrini di Caravaggio, e il Compianto sul Cristo morto di Correggio. Tre di essi – ad esclusione della Maddalena – sono stati riproposti in occasione della mostra “Con tatto e con vista”, allestita al pianterreno dell’Istituto, assieme alle pregiate stampe che riproducono gli stessi soggetti pittorici: Il profeta Isaia di Hendrick Goltzius del 1592, La Deposizione dalla Croce di Simon François Ravenet il Giovane del 1780 circa e La Madonna di Loreto o Madonna dei Pellegrini da Caravaggio di Lucas Vorsterman del 1624.

Così concepito, il percorso espositivo ha permesso alle opere di dialogare e al visitatore di riflettere sull’evoluzione delletecniche di riproduzione: da quella più tradizionale a stampa a quella più moderna e tecnologica come la stampa 3D utilizzata per la restituzione dei quadri tattili.

Si è trattato soprattutto di un’occasione per riflettere sull’importanza dell’evoluzione delle tecniche e delle tecnologie nell’arte, soprattutto in termini di accessibilità.

Oltre a poter toccare le tavole tattili, tutte le opere, anche quelle incisorie, sono state corredate da descrizioni e da sussidi esplicativi in Braille, realizzati grazie al lavoro del Centro Regionale S. Alessio Margherita di Savoia per i Ciechi, che ha messo a disposizione anche il suo personale per le visite guidate che si sono svolte durante tutto l’evento.

Il convegno è stato aperto dai saluti della direttrice dell’Istituto centrale per la grafica, Maria Cristina Misiti, che ha poi introdotto gli esponenti dell’Università di Roma “Tor Vergata”, dell’Istituto Centrale per la Grafica, del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, del Ministero per i beni, le attività culturali e per il turismo, e del Centro Regionale S. Alessio Margherita di Savoia per i Ciechi.

Ad illustrare il senso della giornata e della mostra sono stati gli interventi di Patrizia De socio (Miur), di Carmelo Occhipinti, Simonetta Baroni, Federica Bertini, Gabriella Bocconi e Isabella Rossi.

La mostra e la giornata hanno invitato i presenti a riflettere sulle tematiche relative alla percezione tattile dell’opera d’arte, rintracciandone, attraverso gli studi e le testimonianze anche i precedenti storici. Proprio Carmelo Occhipinti, docente dell’Università degli studi di Roma “Tor Vergata” in diversi saggi, tra cui l’ultimo del 2019 intitolato “Tattilità, visione aptica e, critica d’arte e storia”, ha fornito un approfondimento sull’importante discussione sul «paragone» tra le arti che, a partire da Leonardo, si è protratto nei secoli sino a rianimarsi anche in tempi più recenti. Su uno degli argomenti trattati nel saggio di Occhipinti si è poi soffermata Federica Bertini proponendo una rilettura critica della Lettera sui ciechi di Denis Diderot, pubblicata nella prima versione nel 1749.

Simonetta Baroni si è invece soffermata sui processi interpretativi che sono alla base dell’opera d’arte, introducendo anche la funzione della scheda descrittiva, soprattutto delle opere tattili in mostra.

La prima sezione è stata dedicata agli approfondimenti sui temi dell’accessibilità grazie alla partecipazione degli esperti del Miur, tra cui Patrizia De Socio che ha seguito il progetto dal 2016, del MiBACT, come la già direttrice dell’Istituto centrale per la grafica Maria Antonella Fusco, del Museo Tattile Anteros di Bologna, con Loretta Secchi, e del Museo Tattile Statale Omero di Ancona, con Cristiana Carlini.

La seconda sezione ha portato alla luce invece alcuni progetti nei quali l’utilizzo di alcune tecnologie, soprattutto quelle rivolte alla multisensorialità, ha assunto un compito importante nell’allestimento dei percorsi espositivi, introducendo unconcetto di accessibilità culturale che pone al centro le capacità percettive e sensoriali del pubblico.

La terza e ultima parte ha rappresentato un momento di confronto tra alcune realtà che hanno operato nel campo dell’accessibilità dei luoghi di cultura a Roma, tra cui l’esperienza del Museo Nazionale Romano e di associazioni come Museum e Sinopie. Si è trattato dell’inizio di un programma di ricognizione sugli enti pubblici e sulle associazioni private utile a migliorare il lavoro comune.

Federico Cinquepalmi a capo della Direzione generale per lo studente, lo sviluppo e l’internazionalizzazione della formazione superiore presso il Miur ha sottolineato l’importanza delle tematiche di questa giornata ponendole in relazione con gli impegni dell’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile (SDGs) i cui elementi essenziali sono i 17 obiettivi. In particolare ha ricordato l’obiettivo di offrire un’educazione di qualità, inclusiva e paritaria, e di promuovere le opportunità di apprendimento che devono essere garantite a tutti per la vita.

Amedeo Piva, direttore del Centro Regionale Sant’Alessio Margherita di Savoia per i Ciechi, ha ricordato ai presenti che gli strumenti come i quadri tattili debbano essere considerati un’opportunità per ripensare non solo lo spazio museale ma anche la didattica.

Loretta Secchi, del Museo Tattile Anteros, ha illustrato ai presenti le funzioni cognitive dell’educazione estetica in relazione alla presenza di minorazione visiva.

Cristina Carlini, rappresentante del Museo Tattile Statale Omero, ha condiviso alcune esperienze che ha curato per il Museo Tattile Statale Omero tra cui “Michelangelo per tutti” presso la Chiesa di San Pietro in Vincoli dove è stata collocata una riproduzione tattile dell’opera del Buonarroti proprio difronte al suo originale scultoreo. Si tratta di un esempio che ci spinge a riflettere sulle possibilità di offrire una visione differente della disabilità che fa riferimento al modello ICF-CY – International Classification of Functioning, Dasability and Health – Children & Youth Version – per il quale il contesto può diventare un facilitatore e compensare di eventuali difficoltà. In tale direzione si è mosso anche l’intervento di Ivana Bruno, docente presso l’Università degli Studi di Cassino e del Lazio Meridionale, che ha coordinato il progetto “Museo Facile” all’interno del Museo Archeologico della città, allestendo un sistema di comunicazione integrata, dinamica e comprensibile da fasce di pubblico diversificate. Un’esperienza di particolare interesse è stata poi quella realizzata della Professoressa Annamaria Curatola dell’Università di Messina, il suo progetto “EMOZIONARTI” ha proposto un’esperienza immersiva dell’opera d’arte in un sentire che passa dalla pelle per arrivare a smuovere i sensi più profondi del pubblico. L’Università telematica San Raffaele di Roma ha invece fornito stimoli e proposte progettuali anche legate al un museo virtuale.

Lo scopo della giornata, più volte ribadito dai curatori, è stato quello di fornire stimoli e soprattutto di stabilire delle connessioni tra le realtà che stanno muovendosi sul territorio. Essa si è rivolta non solo agli esperti ma soprattutto agli studenti delle scuole, delle università e delle accademie, a chi opera nel settore della cultura e nel sociale. Più volte è stato ribadito durante gli interventi che un ruolo fondamentale è ricoperto dalla scuola, perché il cambiamento avviene sempre all’interno dei luoghi di formazione, dove si educa lo studente che prima di tutto è un cittadino e come tale deve essere “attivo” all’interno della società. Per tale motivo la presenza degli esponenti delle università, ma soprattutto del Miur e del Mibact, ha rappresentato un segnale importante per i presenti. Anche i musei e i luoghi di cultura devono divenire luogi di incontro, pronti ad accogliere le diversità e a farne un punto di forza.