Federica Bertini

  • Federica Bertini

1. Metodologie e tecniche d’indagine innovativa per la Storia dell’Arte e il Restauro
mod.a  

2. Nuove tecnologie per la fruizione delle opere d’arte e per l’accessibilità del Patrimonio Culturale

Dottore di ricerca in “Memoria e Materia delle opere d’Arte” presso l’Università La Tuscia di Viterbo, Federica Bertini è attualmente ricercatrice, docente e storica dell’arte. Esperta in project management nel settore cultura, collabora con il Dipartimento di studi Letterari, filosofici e di storia dell’arte dell’Università degli Studi di Roma “Tor Vergata” dal 2011 dove è coinvolta nelle attività didattiche e di ricerca. Ha curato convegni e mostre ed è attualmente impegnata in alcuni progetti volti ad approfondire l’impiego delle tecnologie per rendere accessibile ai “pubblici” il patrimonio storico-artistico. Ha partecipato ai corsi di alta formazione in “Marketing territoriale: Strategie per il turismo” presso l’Istituto Europeo di Design, in “Nuove tecnologie per i beni culturali” e in “Architectural Visualization” (Modellazione 3D) presso l’Università di Roma La Sapienza. Vincitrice di diversi progetti e borse di studio nel settore della promozione artistica e culturale, ha collaborato con MTA – Ministero del Turismo Maltese per il sito VisitMalta.com, ha lavorato con istituzioni locali e nel settore privato come cultural manager e ha coordinato attività didattiche, di studio e ricerca presso l’Università.

Ha curato il progetto espositivo “Raffaello, Correggio, Caravaggio: un’esperienza tattile. Sulle orme di Scannelli”, vincitore di un bando di concorso nazionale indetto dal MIUR.  È tra gli ideatori del progettoArtnAccess – “Mission Sustainability 2017” (Università degli Studi di Roma “Tor Vergata”); ha curato la mostra “Con tatto e con vista” e la giornata di studi “Arte e Tecnologia per l’accessibilità. Tradurre la pittura: incisioni e quadri tattili” presso l’Istituto centrale per la grafica di Roma. È attualmente coinvolta nel progetto “ATAP – Arte e tecnologia per l’accessibilità del Patrimonio”.